Portare il pubblico di un teatro in un ascensore; fargli vivere un'esperienza poetica in un luogo votato alla quotidianità: e scoprire che è sempre valida la regola per cui "il teatro non è platea e palcoscenico, bensì un attore e uno spettatore".
Si conclude fuori dal suo palcoscenico abituale la Stagione di Teatro Contemporaneo 2011-2012 del Teatro Aurora di Marghera: sabato 31 marzo e domenica 1 aprile gli ascensori del Centro Le Barche di Mestre (VE) ospiteranno infatti la performance "IL VASO DI PANDORA ovvero Incursioni poetiche di individui per ascensore in movimento", ideata e diretta da Antonino Varvarà per la compagnia Questa Nave. Le serate, realizzate grazie alla collaborazione con il Centro Le Barche, prevedono sette turni della durata di venti minuti ciascuno, dalle 21 alle 23.30: sono pochissimi i posti ancora disponibili.
Ne "IL VASO DI PANDORA" Andrea Baratto, Cristina Cervesato, Barbara Marchiori, Maddalena Motta, Tommaso Puppola, Angela Reina, Andrea Santuari, Eleonora Scarpa, Martina Vettorello, Barbara Vianello e Mariarosa Vio daranno vita a un esperimento: portare poesia in ascensore. Non declamare i versi: vivere invece situazioni che le varie poesie interpretate suggeriscono. Situazioni alcune concrete, realistiche; altre astratte, vaporose. Ma tutte nate dalla sensibilità di autori come Pessoa, Szymborska, Dickinson, Gozzano,Jahier.
"Quale luogo è meno teatrale di un ascensore? - commenta Antonino Varvarà - In ascensore si entra, raramente si salutano i presenti, non si parla (al massimo si chiede a che piano si va) e si aspetta. Lungo lo scorrere dei piani si sta fermi, non si guarda nessuno, si spera solo che il ”viaggio” sia breve; perché quella forzata condivisione con estranei di uno spazio così angusto e asettico, risulta imbarazzante, a volte anche frustrante. Non accade nulla in ascensore… Ma che succederebbe se proprio l’ascensore si trasformasse in un luogo di vivace incontro di varia umanità? Un’umanità per nulla silenziosa, che parla, chiacchiera, litiga usando i versi dei poeti; un’umanità che può riuscire a trasformare uno strumento di mero spostamento in originale occasione di conoscenza".
Spettacolo a numero chiuso: la prenotazione è obbligatoria al numero 041-932421 o alla mail [email protected] . Per i possessori di carnet della Stagione lo spettacolo è in omaggio. I biglietti (12 euro intero, 10 euro ridotto) vanno ritirati presso il Teatro Aurora necessariamente entro venerdì 30 marzo in orario 10-13 e 15-17.